Come sarà la City Car del futuro? Secondo il team di laureando al Master TAD 2020, organizzato da Poli.design (Politecnico di Milano), sarà una monoposto, elettrica, stretta e a tre ruote: la BMW Hyla. Una vettura adatta e pensata soprattutto per città costiere come Venezia e Amsterdam, caratterizzate da strade e vicoli molto stretti. Un design particolare ma anche molto ricercato, volto tutto alla praticità.
BMW Hyla: una Twizy di lusso
L’ultimo progetto qui riportato del Master TAD 2020, creato dal gruppo Watercities, immagina invece una vettura estremamente urbana, una sorta di Renault Twizy a 3 ruote e di categoria premium: è la BMW Hyla, che nei rendering è inserita nel suo habitat naturale, immaginata in una città costiera del 2050, come per esempio Amsterdam.
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Città come la capitale olandese, ma anche come Venezia, vedranno un sempre più stretto rapporto uomo-natura, a causa sia dell’aumento dei livelli dell’acqua sia dell’aumento demografico che inevitabilmente cambieranno in modo radicale la morfologia di queste città. I designer, quindi hanno ipotizzato la nascita di distretti galleggianti moderni, che preserveranno l’essenza storica delle città: distretti che porteranno alla necessità di spostarsi spesso da un distretto galleggiante all’altro, ma anche dalla terraferma al distretto: ed è così che nasce la BMW Hyla.
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Gli studenti del Master TAD 2020 sono partiti dalla bicicletta, che è il mezzo di trasporto più frequente nelle città costiere di questo tipo, soprattutto ad Amsterdam e a Copenhagen, creando un veicolo anfibio e monoposto a tre ruote di diametro molto importante. La Hyla vuole essere una vettura molto pratica e agile, come solo una bici può essere. È, inoltre, un veicolo modulare e quindi in grado di essere adattato a diversi modi d’uso: il design quindi è stato pensato in modo che la vettura avesse forme che assecondassero ogni funzione.
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Come si può notare, la BMW Hyla è estremamente minimal: lo stretto abitacolo è completamente in vetro oscurato che rende la vettura utilizzabile anche in inverno e in condizioni meterologiche quali quelle di pioggia e di leggere nevicate. Ancora più del Land Rover Bulwark, altro progetto del Master TAD 2020,c’è una forte somiglianza con delle navette spaziali, anche per via della ruota posteriore incastonata e delle due piccole turbine laterali che sono i due piccoli motori che spostano il veicolo da un punto urbano all’altro. L’abitacolo si apre alzando l’involucro in vetro, ed è anche dotato di un piccolo bagagliaio sufficientemente capiente per zaini, trolley o altre piccole borse. La forma è, in generale, piacevole e particolarmente elegante, eleganza che tra l’altro viene sottolineata da alcune colorazioni, come quella bellissima bronzo-rame.
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