Gli italiani non vogliono le auto elettriche

Gianluca Pezzi
03/12/2019

Gli italiani non vogliono le auto elettriche

Ci risiamo, perchè anche questo mese ci tocca dire che gli italiani non vogliono le auto elettriche, almeno secondo i dati dei primi 11 mesi del 2019 diffusi da UNRAE.

Non credete a chi parla di “boom”: sono infatti solo 9.722 le autovetture elettriche immatricolate in Italia appunto da Gennaio a Novembre 2019. Chiaramente c’è chi vuole solo vedere l’incremento del 130% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confrontato con il 4.632 del 2018. Come abbiamo già accennato in passato, si tratta di numeri che riguardano in minima parte i privati, e che riguardano un imbarazzante 0,5% del mercato totale, dato che continua a confermasi nel corso dei mesi.

Per capire quanto poco agli italiani piacciano le auto elettriche, confrontiamo i dati dello stesso periodo con le altre alimentazioni. Dicevamo, a fronte delle 9.722autovetture elettriche, sono state immatricolate 784.697 auto a benzina, 721.165 auto diesel, e 106.412 auto ibride. Tutto qui? No, perchè il tanto bistrattato gas, che è assolutamente ecologico e super economico, ha immatricolato ben 127.318 auto a GPL, numero che potrebbe salire in futuro visto l’ingresso in listino di nuove auto a gpl, e 35.171 auto a metano. Ne abbiamo parlato in più di una occasione, con l’articolo sulle auto a gpl e quello sulle migliori auto a metano.

Tralasciando il discorso del metano, con la distribuzione a macchia di leopardo sul territorio nazionale, si vede come il GPL sia preferito anche all’ibrido, anche se meno pubblicizzato. Citiamo anche l’alimentazione ad idrogeno che ha immatricolato però solo 7 vetture in tutto il 2019.

Vediamo allora le quote di mercato, che sono in ordine

  • benzina 44 %
  • diesel 40,4 %
  • gpl 7,1%
  • ibride 6 %
  • metano 2 %
  • elettriche 0,5%

C’è allora da chiedersi quali siano i motivi per i quali gli italiani non vogliono le auto elettriche. Da un parte il prezzo d’acquisto che attualmente è fuori dalla portata di molti in quanto nettamente maggiore rispetto ad una normale utilitaria, al quale si devono aggiungere costi supplementari per adeguare l’impianto elettrico domestico ai wallbox per la ricarica rapida. Bisogna inoltre considerare le poche stazioni e colonnine di ricarica, la scarsa autonomia, ed i tempi di ricarica.  Problemi che non si risolvono semplicemente chiedendo o offrendo incentivi statali o ecobonus.

Questi sono i dati, incontestabili di Novembre 2019.

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