Il mercato auto italiano conferma il suo trend negativo generale, con una contrazione del 5,1% a luglio 2025. Nonostante ciò, Fiat si distingue positivamente, crescendo dell’8,09% rispetto al 2024, con 11.061 immatricolazioni. Un segnale di forza nel segmento delle auto familiari, che le permette di mantenere saldamente la leadership.
Toyota e Volkswagen, pur restando tra i marchi più venduti, registrano un calo rispettivo rispetto al 2024 del 7,8% e dell’8,4%. Toyota scende da 9.795 a 9.035 unità, Volkswagen da 8.998 a 8.246. Anche i marchi generalisti del gruppo Stellantis mostrano segni di affaticamento: Peugeot perde il 24%, Renault il 23,8%, tutte sotto il 5% di quota di mercato mensile.
In controtendenza: BMW, Mercedes e i nuovi brand come BYD

Tra i brand premium, BMW cresce del 5,2% e Mercedes dell’8,8%, confermandosi come alternativa credibile nelle fasce medio‑alte del mercato. Sul fronte emergenti, Cupra (+21,5%), Mini (+45,8%) e MG (+12%) mettono in evidenza un’accelerazione interessante verso modelli per un pubblico giovane, attento al design e alla sostenibilità.
La sorpresa più significativa arriva da BYD, che schizza da 205 a 1.967 unità immatricolate (+860%), superando Alfa Romeo e conquistando una quota del 1,66%, rispetto allo 0,16% dell’anno scorso. Un balzo che nasconde un cambiamento strutturale nel mercato dell’auto elettrica a favore dei marchi cinesi.
In forte contrapposizione, Lancia segna un tracollo: solo 800 auto vendute (-71,6%) e quota di mercato scesa allo 0,68%. Un segnale drammatico per il marchio storico del gruppo Stellantis, che deve superare l’uscita di scena della Ypsilon della generazione precedente.
Prospettive e trend: cosa ci dice luglio

Nei primi sette mesi del 2025 Fiat si conferma il pilastro del marchio Stellantis, nonostante il gruppo nel complesso perda il 13% delle vendite rispetto al pari periodo del 2024. Toyota‑Lexus regge con un -7,6%, mentre Volkswagen Group resta terzo con una flessione del 6,5%. Renault Group perde quasi il 16%. La presenza costante dei brand premium e l’avanzata silenziosa di quelli orientati alle nuove energie testimoniano una fase di trasformazione del mercato.
Gli ultimi dati confermano una mobilità italiana in trasformazione: da un lato, la stabilità di Fiat e la crescita dei brand premium; dall’altro, il boom dei marchi elettrici cinesi come BYD, che erodono quote a brand tradizionali come Lancia. In un contesto complessivo negativo (-5,1% mese e -3,8% cumulato), emergono realtà capaci non solo di resistere, ma di crescere.