FIAT Hybrid D-Fence Pack

PSA termina la produzione delle citycar: Stellantis si affida a 500 e Panda?

Stellantis prepara i segmenti A e B

PSA sta terminando la produzione di piccole city car di Peugeot e Citroën, decidendo di uscire da un segmento di mercato sempre meno redditizio. Sappiamo che PSA aveva già accettato di vendere la propria partecipazione nella sua joint venture ceca con Toyota, grazie alle quale erano nate  Peugeot 108 e Citroen C1. La decisione di abbandonare completamente questo progetto, secondo quanto riportato da Reuters, è invece recentissima e si somma ad un altro abbandono, questa volta in casa Opel, di Adam e Karl.

C’è sicuramente la difficoltà di produrre motori in grado di superare le future omologazioni Euro, rientrando in breve tempo dei costi sostenuti. E i piani dell’Unione Europea non sono certo teneri con l’industria automobilistica, che per qualcuno è colpevole di tutti i mali. Di qualche giorno fa la notizia che la UE vuole imporre il divieto di commercializzare auto a combustione interna già dal 2030.

PEUGEOT 108

FCA segmento A e PSA segmento B?

A questo punto c’è da pensare a Stellantis ed alle economie che può mettere in campo il nuovo colosso. Da una parte abbiamo 108 e C1 che non hanno mai davvero sfondato, dall’altra 500 e Panda che continuano a vendere e che FCA non vuole abbandonare. Oltre alle due ci sarebbe anche Ypsilon, che però è un fenomeno tutto italiano. Sul piatto anche il fatto che sia 500 sia Panda sono già disponibili in versione ibrida, mentre la 500 dispone anche di una versione 100% elettrica.

Tutto ribaltato invece nel segmento B, dove le nuove Peugeot 208 e Opel Corsa sono al vertice dell’innovazione tecnologica. Se è vero che i prossimi modelli FCA saranno basati sulla piattaforma CMP di PSA, allora potremmo già intravedere come si assesterà Stellantis a livello di marchi, modelli e segmenti.

Certo, è troppo presto per dare conclusioni definitive, ma pare proprio si vada verso ad una riduzione dei costi per offrire modelli che possano stare sul mercato più a lungo, aumentandone la profittabilità.

—–

Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social. Vi invitiamo a seguire Quotidianomotori.com su Google News, ma anche su FlipboardFacebookTwitter e Instagram. Non esitate a condividere le vostre opinioni e/o esperienze commentando i nostri articoli.