Tesla ha aperto il servizio Robotaxi a tutti gli utenti iOS ad Austin e nella Bay Area. L’app è scaricabile su iPhone, con operazioni autonome variabili.
Tesla ha ufficialmente reso disponibile il suo servizio di ride-hailing autonomo Robotaxi a tutti gli utenti iOS nelle città di Austin e della Bay Area, superando quindi il modello iniziale su invito. L’annuncio coincide con l’autorizzazione ottenuta in Arizona per operare come azienda di trasporto, aprendo scenari per una potenziale espansione geografica.
Chiunque possieda un iPhone può ora scaricare l’app Tesla Robotaxi e richiedere una corsa nei due mercati attualmente attivi. Inizialmente, il servizio era accessibile solo a un numero ristretto di influencer e tester selezionati. Il passaggio all’uso pubblico indica un crescente livello di fiducia nella tecnologia di guida autonoma sviluppata da Tesla, nonostante l’azienda continui ad adottare un approccio prudente nelle diverse aree operative.
Due città, due modalità operative diverse
Le differenze normative tra Texas e California si riflettono nel modo in cui il servizio è gestito.
Ad Austin, i Robotaxi possono circolare senza conducente a bordo, a condizione che il tragitto non includa tratti autostradali. In quel caso, un supervisore della sicurezza deve salire al posto di guida. Al contrario, nella Bay Area, i veicoli sono sempre accompagnati da un supervisore che occupa il posto di guida, rendendo l’esperienza più simile a un ride-hailing tradizionale, seppure gestito da un veicolo autonomo.
Il confronto con Waymo: due filosofie opposte
L’approccio di Tesla è molto diverso da quello di Waymo, che offre servizi completamente senza conducente in cinque città americane e gestisce centinaia di migliaia di corse ogni settimana. Mentre Waymo si affida a un sistema di guida autonoma di Livello 4, supportato da un’ampia gamma di sensori, inclusi radar e LiDAR, Tesla prosegue con il suo sistema Full Self-Driving (FSD) di Livello 2, che utilizza esclusivamente telecamere e intelligenza artificiale.
La scelta minimalista di Tesla nell’hardware è stata spesso oggetto di dibattito, ma rientra nella visione di Elon Musk secondo cui la guida autonoma può essere raggiunta senza il ricorso a sensori costosi e complessi. Resta però il fatto che, al momento, il servizio Tesla non è ancora privo di supervisione umana in tutti i contesti.
Nuove prospettive con l’autorizzazione in Arizona
L’autorizzazione ottenuta in Arizona per operare come compagnia di trasporto potrebbe aprire nuovi orizzonti per Tesla, che mira a estendere il servizio Robotaxi in altre città americane come Miami. La possibilità di eliminare progressivamente la presenza dei supervisori a bordo entro la fine dell’anno rientra nei piani annunciati da Musk, ma dipenderà molto dall’evoluzione normativa e dall’affidabilità dimostrata nei test sul campo.
Fonti: Wlrn, TeslaNorth, Yahoo Reuters. Aggiornamento: 19 Novembre.
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