Non tutte le insidie della strada arrivano a bordo di un’auto lanciata a tutta velocità. Alcune si celano dietro gesti calcolati e apparentemente innocui, come un sorpasso. È il caso della truffa del sorpasso, una tecnica sempre più diffusa che sfrutta la buona fede degli automobilisti per estorcere denaro, simulando incidenti mai avvenuti.
L’inganno inizia con un rumore
Il meccanismo è semplice, ma ben congegnato. I truffatori viaggiano su un’auto che si affianca alla vittima, spesso durante un sorpasso o in prossimità di esso. In quel momento lanciano un piccolo oggetto, come una pietra o una vite, contro la carrozzeria dell’altro veicolo. Il colpo produce un suono secco, simile a quello di un impatto.
Chi guida, sentendo quel rumore, è portato a pensare di aver urtato l’auto accanto. Una volta che si ferma, magari per verificare cosa sia successo, inizia la seconda fase.
I truffatori scendono dall’auto, spesso in modo agitato, e accusano l’altro automobilista di aver provocato un danno. Mostrano una parte del loro veicolo con un’ammaccatura – solitamente preesistente – e chiedono un risarcimento immediato in contanti.
Il tutto è accompagnato da un linguaggio minaccioso o da un atteggiamento intimidatorio, volto a far sentire in colpa o in pericolo la vittima.
Cosa fare (e non fare)
Mai pagare sul posto. Anche se il danno sembra reale, è essenziale evitare di dare denaro contante. Ogni eventuale controversia deve essere gestita tramite le assicurazioni. Documentare tutto è fondamentale: scattare foto, riprendere la scena, annotare numero di targa e caratteristiche del veicolo sospetto.
È sempre consigliabile non fermarsi in luoghi isolati e, se necessario, dirigersi verso la stazione di polizia più vicina. Se si avverte una situazione di pericolo, bisogna chiamare immediatamente le forze dell’ordine.
Un fenomeno in crescita
La truffa del sorpasso è meno nota rispetto a quella dello “specchietto”, ma sta guadagnando terreno. Il motivo è semplice: si basa su una situazione frequente e sfrutta la reazione istintiva di chi guida. Sapere che esiste e riconoscere i segnali può fare la differenza tra un viaggio tranquillo e una truffa andata a segno.
Essere informati è il primo passo per non cadere vittima di un inganno. Meglio un eccesso di prudenza che trovarsi coinvolti in una situazione spiacevole. E soprattutto, mai abbassare la guardia quando si è alla guida. Anche un semplice rumore può nascondere un intento ben preciso.