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Le vendite di Tesla continuano a calare in Europa

Anche a luglio 2025 le vendite di Tesla in Europa continuano il loro forte calo, non più giustificato dal cambio generazionale di Model Y

Continua il crollo di Tesla in Europa: anche a luglio 2025 continua un trend iniziato ormai alla fine del 2024, con un -41,6% rispetto allo stesso mese del 2024. Questo, quando in Europa in generale invece le vendite di EV sono riprese, soprattutto in Germania e persino in Italia, con una forte preferenza per gli europei e i cinesi.

La situazione per Tesla è insomma abbastanza preoccupante, e secondo molti degli investitori l’azienda starebbe sottovalutando la situazione, causata certo dalla reputazione di Musk ma anche dal fatto che non esiste più un gap tra Tesla e gli altri. Anzi, molte delle concorrenti fanno meglio in termini di qualità costruttiva, velocità di ricarica e, oggi, anche prezzi come dimostrano auto quali la Mazda 6e (qui la nostra prova), BYD Sealion 7 e gli aggiornamenti dei modelli Renault e del gruppo Volkswagen.

Il declino di Tesla nei numeri

I numeri del calo di Tesla in Europa paese per paese
Image: Quotidiano Motori con AI

Tesla aveva cercato di rassicurare il pubblico e gli investitori attribuendo il calo delle vendite nel primo trimestre 2025 al cambio generazionale del Model Y, che avrebbe temporaneamente limitato la disponibilità del modello più venduto. Tuttavia, i dati più recenti dimostrano che non si trattava di un problema passeggero: la discesa sembra non solo proseguire, ma addirittura accelerare.

Da gennaio a luglio 2025, le vendite di Tesla in Europa sono diminuite del 34,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un trend che aggrava ulteriormente la flessione già registrata tra il 2023 e il 2024, quando il marchio aveva perso circa 40.000 immatricolazioni, pari a un calo di circa il 10%.

La crisi è particolarmente evidente in mercati strategici come la Germania, dove Tesla ha anche una fabbrica, e la Francia, dove Tesla era riuscita negli anni scorsi a ritagliarsi una posizione interessante. In Germania, ad esempio, Tesla aveva venduto oltre 60.000 vetture l’anno solo pochi anni fa. Ora, secondo le proiezioni, potrebbe non raggiungere nemmeno quota 20.000 nel 2025.

Anche il Regno Unito, che nella prima metà del 2025 sembrava rappresentare una parziale eccezione alla regola con un calo più contenuto, ha visto un crollo del 60% delle vendite a luglio, rispetto allo stesso mese del 2024.

Il calo più consistente si ha nei Paesi Nordici: in Svezia crolla di oltre il 60%, in Danimarca del 50%. Fa eccezione la Norvegia, dove a luglio 2025 le immatricolazioni di auto elettriche hanno superato il 97%, e Tesla aumenta del 18%, comunque in maniera molto più contenuta che in passato. L’unico altro Paese dove il marchio californiano cresce è la Spagna, con un aumento di poco più dell’1%.

Un crollo controcorrente

Quello che rende la situazione ancora più preoccupante per Tesla è il contesto generale: le vendite di auto elettriche in Europa stanno crescendo. Oltre alla Norvegia, la Danimarca continua il suo trend positivo, con luglio 2025 che ha visto le elettriche rappresentare l’87,5% delle nuove immatricolazioni.

Anche nei grandi mercati il trend è positivo. In Germania, dopo un 2024 molto complicato, le auto elettriche sono tornate a crescere: dall’inizio dell’anno si sono sfiorate le 400,000 unità e una quota di mercato del 18,5%. Ma Tesla non fa parte di questo aumento: i tedeschi stanno mostrando un interesse per i loro prodotti, o per quelli europei più in generale, e anche per quelli cinesi, in particolare BYD.

La situazione italiana

Leapmotor T03 Esterni
Image: Leapmotor

Anche in Italia, nonostante l’assenza di incentivi, i numeri sono saliti, seppur di poco, con una quota di mercato di circa il 5% (più o meno in base al mese). Anche in questo caso i cinesi stanno andando bene, in relazione al mercato.

A luglio l’elettrica più venduta è la Leapmotor T03 con 281 unità, e poco sotto, al terzo posto, c’è la BYD Dolphin Surf con 271 unità (al secondo posto, invece, la BMW iX1). Tesla rimane nella top 10, ma fuori dal podio con la Model Y al quinto posto e la Model 3 al sesto. Altre elettriche che sono andate bene sono la Volvo EX30 al quarto posto, la Renault 5 E-Tech al settimo posto, la Ford Puma Gen-E all’ottavo, la Porsche Macan al nono e la Renault 4 E-Tech al decimo.

Nel periodo gennaio-luglio, invece, Tesla in Italia rimane alle prime posizioni, ma senza il grande gap degli anni passati. A leggere i dati, in effetti, sembra che entro la fine dell’anno il marchio californiano potrebbe perdere la leadership. La classifica vede infatti:

  • Tesla Model 3 – 3,613 unità;
  • Tesla Model Y – 3,292 unità;
  • Citroen e-C3 – 2,985 unità;
  • Dacia Spring – 2,796 unità;
  • BMW iX1 – 1,811 unità;
  • Jeep Avenger – 1,769 unità;
  • Leapmotor T03 – 1,529 unità;
  • Renault 5 E-Tech – 1,426 unità;
  • Volvo EX30 – 1,186 unità;
  • Fiat 500e – 1,140 unità.

Oltre a notare la resistenza della 500 comunque in top 10, vediamo le buone performance della Leapmotor e della Citroen e-C3, con Stellantis che in generale piazza in classifica ben 4 modelli. Con i nuovi incentivi previsti da settembre, auto come la Leapmotor che partono giò da un listino inferiore a 20,000 € potrebbero davvero rappresentare una svolta interessante nel Bel Paese, di nuovo a danno di Tesla.

Cosa non funziona?

Tesla Cybercab
Image: Quotidiano Motori

Il CEO Elon Musk continua a sostenere pubblicamente che le vendite torneranno a crescere non appena la guida autonoma supervisionata sarà legalizzata in Europa. Un’ipotesi che al momento appare lontana dalla realtà, considerato che la regolamentazione europea in materia è ancora in fase di elaborazione e con tempistiche incerte.

La sensazione, per molti osservatori, è che Tesla stia sottovalutando la gravità della situazione. Le promesse legate alla guida autonoma potrebbero non bastare a invertire un trend negativo che sembra ormai strutturale, frutto di una concorrenza più agile, prodotti sempre meno innovativi rispetto alla media di mercato e un rapporto qualità-prezzo non più all’altezza.

 

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