Simulatore di guida Volvo

Volvo usa la tecnologia dei videogiochi per migliorare la sicurezza

La realtà mista è sempre più presente, in ogni settore!

Il costruttore svedese lo chiama “Il Simulatore di guida definitivo”, ma non vuole essere un titolo che nasce per fare concorrenza a Forza Horizon o Need For Speed. Al contrario, questo simulatore di guida in realtà mista sviluppato da Volvo serve all’azienda per migliorare in ambiti come sicurezza e guida autonoma. A segno di come ormai la tecnologia avanzata riesce a fondere insieme più settori diversi, dall’entertainment all’infotainment fino all’assistenza alla guida e alla sicurezza stradale, quest’ultimo un vero e proprio pallino per Volvo.

Le caratteristiche del simulatore di guida di Volvo

Non si tratta di un semplice giocattolo, ma di una tecnologia davvero all’avanguardia. Il simulatore di guida sviluppato da Volvo è costituito da:

  1. Una postazione con sedile di guida che simula il movimento;
  2. Volante con feedback tattile
  3. Visore di realtà virtuale con qualità delle immagini pari o superiore alla nuova Play Station 5, in modo che renda difficile distinguere cosa è realtà e cosa è simulazione.

Simulatore di guida Volvo

Il sofisticato sistema è stato sviluppato usando la tecnologia della piattaforma Unity di sviluppo 3D in tempo reale, usata per dispositivi professionali di realtà mista e virtuale, prodotta da Varjo, una società finlandese.

Questa tecnologia ha permesso al costruttore di Göteborg di riprodurre la guida di un’auto vera su delle strade reali, unendo insieme una grafica 3D molto realistica, il visore per la realtà aumentata e una tuta intera prodotta da Teslasuit, che permette di ricevere un feedback tattile molto realistico dal mondo virtuale, e al contempo di analizzare le reazioni del corpo.

Simulatore di guida Volvo

Un insieme evoluto di hardware e software in grado di permettere a Volvo di simulare tanti e diversi scenari del traffico usando un percorso di prova reale, sfruttando un’auto vera e in completa sicurezza. Mentre l’auto va, infatti, il team di sviluppo può ricevere e registrare tutte le informazioni più importanti per quanto riguarda le interazioni tra le persone e la vettura, che servono per lo sviluppo di nuove funzioni e dotazioni di sicurezza, nonché di assistenza alla guida e guida autonoma. Gli sviluppatori e i tecnici hanno la possibilità di interagire continuamente con delle ipotetiche funzionalità per la sicurezza e la guida assistita; di testare nuove interfacce utente; provare futuri modelli di auto e simulare altri scenari. Il tutto, alternando strade di prova vere al laboratorio di collaudo: in ogni caso, infatti, lo scenario di può personalizzare al 100%. L’intervento dell’azienda finlandese,  e di  Teslasuit permette a Volvo, e in generale alle case automobilistiche, di provare molti scenari diversi senza costruire né allestire niente, e quindi velocizzando i tempi e provando la vettura in situazioni assolutamente reali, azionabili e regolabili solamente da un tasto.

Simulatore di guida Volvo

Volvo e Varjo: la doppia “V” insieme per la sicurezza

Simulatore di guida Volvo

Una collaborazione, quella con Varjo, che in questo modo si rivela vincente e che, del resto, ha già dato i suoi frutti. Nel 2019, infatti, Volvo è stato il primo costruttore a dare la possibilità di guidare un’auto vera usando il visore per la realtà mista. Volvo e Varjo avevano costruito il visore XR-1 Developer Edition, prodotto dalla società finlandese, e dotato di una serie di videocamere in grado di creare un effetto di realtà mista e di garantire un’esperienza di realtà virtuale ad alta definizione, integrando nel mondo reale tutti gli oggetti e gli ambienti creati nella piattaforma Unity.

Simulatore di guida Volvo

Teslasuit, invece, aggiunge le sensazioni tattili, applicando forze, fibrazioni o movimenti che ricreano la sensazione del tatto quando la persona si muove ed interagisce nel mondo virtuale. La tuta tattile dell’azienda permette agli sviluppatori Volvo di percepire (anche se in misura ridotta) le forze a cui sarebbe sottoposto il corpo in caso di incidente, senza che però vi sia alcun rischio reale. Uno strumento molto utile per analizzare la reazione del fisico umano in diverse situazioni, compresi i muscoli, i livelli di stress e la frequenza cardiaca in caso di pericolo.

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