Dopo settimane di trattative riservate, Christian Horner ha ufficialmente lasciato Red Bull, incassando una buonuscita monstre da circa 80 milioni di sterline, ovvero più di 90 milioni di euro. La cifra, riportata da The Times e Daily Mail e confermata da fonti vicine a Sky Sports News, riflette la sua posizione chiave all’interno del gruppo: non solo team principal di Red Bull Racing, ma anche direttore di Red Bull Powertrains e Red Bull Advanced Technologies, due divisioni cruciali per il presente e futuro della scuderia.
Horner aveva un contratto valido fino al 2031, ma ha scelto di ridurre l’importo della buonuscita per potersi rendere disponibile prima del previsto per un eventuale ritorno nel Circus.
Un ritorno nel 2026? Tutto è possibile
Secondo Craig Slater, giornalista di Sky Sports, Horner avrebbe accettato una cifra leggermente inferiore attorno ai 75 milioni di sterline proprio per avere la libertà contrattuale di tornare nel paddock già nella primavera del 2026. Sebbene manchi ancora un annuncio ufficiale, i segnali indicano chiaramente la volontà di tornare a competere.
Al momento, il suo nome è stato accostato ad Alpine, ma non si esclude un coinvolgimento con altri team o progetti legati alla nuova generazione di regolamenti tecnici che entreranno in vigore proprio nel 2026.
Una pausa tra famiglia e concerti, ma la voglia di vincere resta
Dopo l’addio operativo avvenuto durante la pausa estiva, Horner si è concesso un periodo lontano dalle piste, dedicandosi alla famiglia e alla musica. Tra i racconti di chi gli è vicino, emerge l’immagine di un uomo che ha vissuto giornate da “papà a tempo pieno”, con tanto di accompagno scolastico quotidiano, serate ai concerti degli Oasis e dei Coldplay, e una vacanza imminente con la moglie Geri Halliwell, ex Spice Girl.
Ma dietro questa parentesi rilassata, resta l’ambizione intatta di chi ha guidato Red Bull a diventare una potenza assoluta in Formula 1.
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