Dopo il clamoroso licenziamento da Red Bull, Christian Horner ha scelto il silenzio. Nessuna intervista, nessuna dichiarazione pubblica. L’ex team principal, figura centrale della Formula 1 negli ultimi vent’anni, si è ritirato momentaneamente a vita privata, concentrandosi sulla famiglia. Ma è difficile pensare che possa restare lontano a lungo dal mondo che lo ha reso una delle personalità più riconoscibili del paddock.
Ad oggi non è chiaro se e quando Horner tornerà in Formula 1. Il suo amico di lunga data Bernie Ecclestone è convinto che non accetterà ruoli subordinati. Secondo lui, Horner sarebbe interessato solo a progetti in cui possa entrare come azionista, un dettaglio che escluderebbe a priori team come Ferrari, Mercedes o Aston Martin.
Il parere di Montoya: “Tornerà, se può”
A dare un’altra lettura della situazione è Juan Pablo Montoya, ex pilota e oggi voce esperta nel paddock. In un’intervista rilasciata al podcast MontoyAS, ha espresso la sua opinione sul futuro dell’ex boss Red Bull:
«Se Christian ne avrà la possibilità, tornerà. Non so se lo vuole, dopo tutto quello che è successo. Poi, con il compenso che la Red Bull deve avergli dato, è a posto dal punto di vista finanziario. Forse parte dell’accordo prevedeva che non potesse più lavorare in F1? È l’unica cosa che potrebbe fermarlo.»
Una clausola di questo tipo non sarebbe una novità assoluta in Formula 1, specialmente in caso di separazioni delicate. E potrebbe spiegare il momentaneo allontanamento di Horner dai circuiti.
Un profilo difficile da ignorare
Montoya, però, non ha dubbi: qualora fosse disponibile, Horner sarebbe un acquisto ambito per qualsiasi team ambizioso:
«Se fossi a capo di una squadra come Aston Martin, Cadillac, Alpine o Haas, lo assumerei in due secondi.»
L’ex pilota colombiano sottolinea non solo l’esperienza accumulata da Horner, ma anche la sua capacità gestionale, dimostrata in un periodo di dominanza tecnica e politica senza precedenti all’interno del team Red Bull.
Una pausa, ma non un addio?
Dopo due decenni ininterrotti al vertice, è possibile che Horner stia semplicemente prendendo tempo per valutare il prossimo passo. Le voci parlano di contatti, di possibili trattative in corso, ma anche di un interesse nel costruire qualcosa di proprio, come suggerito da Ecclestone.
L’ipotesi di un acquisto di quote in un team minore potrebbe aprire nuove strade, soprattutto in un momento in cui la Formula 1 si sta espandendo con nuovi costruttori e investitori.