L.Leroy compie 240 anni e torna sotto i riflettori con l’Osmior “Bal du Temps”, un’opera concepita per coniugare tradizione e alto artigianato: ripetizione minuti e tourbillon volante convivono in una cassa “tambour” da 43 mm proposta in oro rosso 5N, platino o titanio grado 5. Il quadrante traforato mette in scena la meccanica mentre l’unica lancetta delle ore dialoga con la lettura acustica dei minuti tramite la slitta a ore 9. Al cuore, il calibro L601SQ a carica manuale (3 Hz, 90 ore) con 321 componenti, rifinito a mano.
Un anniversario che guarda ai capisaldi della Haute Horlogerie
Fondata a Parigi nel 1785 da Charles Leroy, L.Leroy ha accompagnato personalità e collezionisti lungo oltre due secoli di storia con segnatempo dal carattere distinto. Per i 240 anni, la Maison firma un capitolo che riafferma la sua identità: l’Osmior “Bal du Temps”, creazione di grandi complicazioni, pensata per una produzione limitata.
La scelta del nome Osmior rimanda a un’antica lega di colore prossimo al platino, un richiamo colto alla linea classica di casa Leroy; Bal du Temps evoca la dimensione ritmica del tempo, con la ripetizione minuti che scandisce ore, quarti e minuti come fossero passi di una coreografia.
Estetica Osmior: proporzioni, codici e finiture
La cassa “tambour” da 43 mm (spessore 13,80 mm con vetro) dà sostanza all’architettura: carrure piatta incassata rispetto a lunetta e fondello, anse smussate e leggermente svasate, corona con doppia “L” in rilievo su superficie sabbiata e zigrinatura per una presa più sicura. L’anello che fissa il vetro zaffiro sul retro alterna superfici lucidate e sabbiate con incisioni in rilievo e sei viti a vista: dettagli che definiscono la “carta d’identità” del modello con rigore formale. Tre i metalli impiegati: Oro rosso 18 carati 5N, Platino e Titanio grado 5.
Il profilo resta fedele ai canoni Osmior, con una lunetta bombata lucida e fondello in zaffiro per abbracciare la meccanica a vista. L’impermeabilità è di 3 ATM. Al polso, cinturino in alligatore nero (grande scaglia sopra, piccola scaglia nella fodera), cuciture tono su tono e fibbia pieghevole traforata con doppia “L” nell’anello, coordinata al materiale della cassa.
Quadrante traforato: la scena è la meccanica

Il quadrante scheletrato è un invito dichiarato alla contemplazione del movimento. A ore 6, protagonista il tourbillon volante: gabbia da 13,60 mm, rotazione in un minuto, ponte in titanio lucido a forma di doppia “L” con profili smussati e lucidati, fissato da viti e pilastri in oro bianco. Attorno, leve e ruotismi spiccano grazie a perlage sulla platina, satinature e lucidature a specchio.
L’anello delle ore, con finitura soleil e numeri arabi L.Leroy, cambia veste cromatica a seconda della cassa:
- Titanio: anello rodio, numeri neri, lancetta blu (trattamento ALD).
- Platino: anello blu ALD, numeri bianchi, lancetta rodiata.
- Oro rosso 5N: anello antracite, numeri dorati, lancetta placcata oro.
La scena più affascinante è la lettura dell’ora: una sola lancetta centrale indica le ore, mentre i minuti si ascoltano. La slitta a ore 9 attiva la ripetizione minuti su due gong: martelli e suoneria convertono l’informazione del tempo in suono, un omaggio colto agli orologi “a tact” storici di L.Leroy, come quello realizzato per il principe di Assia intorno al 1810.
Ripetizione minuti e tourbillon: due colonne della tradizione
L’orologio intreccia due complicazioni simbolo della maestria orologiera.
- Ripetizione minuti: dalle origini seicentesche alla svolta di Abraham-Louis Breguet nel 1783 con l’adozione dei gong circolari attorno al movimento, la ripetizione minuti rappresenta un’arte di progetto e di regolazione. Nel Bal du Temps, la suoneria è visibile anche dal fondello: i martelli lucidati a specchio (con smussi a regola d’arte) scandiscono ore, quarti e minuti con timbri distinti.
- Tourbillon volante: brevettato da Breguet nel 1801, il tourbillon nacque per compensare gli effetti della gravità; la variante volante, introdotta da Alfred Helwig nel 1920, libera la visuale dal ponte superiore, privilegiando l’eleganza visiva. Nel Bal du Temps, la gabbia a 76 componenti compie la sua rotazione in un minuto, dando ritmo a ogni secondo “danzato”.
Calibro L601SQ: 321 componenti di pura orologeria

Il motore dell’Osmior “Bal du Temps” è il calibro L601SQ a carica manuale, prodotto in esclusiva a Ginevra. Frequenza 3 Hz (21.600 A/h), bariletto singolo e riserva di carica di 90 ore. La ripetizione minuti su due gong, attivabile tramite cursore tra le ore 8:30 e 9:30, traduce il tempo in suoni con martelli a finitura specchio. Il bilanciere a inerzia variabile lavora con spirale piatta, scappamento ad ancora svizzera, ponte unico rodiato con grenage manuale e bordi smussati e lucidati: un lessico di finiture che valorizza il contrasto con i rubini.
Scheda tecnica – L.Leroy Osmior Bal du Temps
- Movimento: Calibro L601SQ, esclusivo, carica manuale
- Ripetizione minuti su due gong, cursore tra ore 8:30–9:30
- Tourbillon volante (rotazione 1 min)
- Bilanciere: inerzia variabile, spirale piatta
- Riserva di carica: 90 ore
- Finiture: ponte unico rodiato con grenage manuale; viti lucidate; martelli lucidati a specchio
- Cassa: Forma “tambour”
- Diametro: 43 mm
- Materiali: titanio grado 5, oro rosso 18k 5N e platino
- Corona: zigrinata con logo doppia “L” inciso (lucido su sabbiato)
- Fondello: zaffiro con anello lucidato e segmenti satinati, incisioni in rilievo
- Vetri: zaffiro antiriflesso su entrambi i lati
- Impermeabilità: 3 ATM
- Quadrante e indicazioni: Ore con lancetta centrale; minuti tramite ripetizione minuti
- Tourbillon volante a ore 6 con ponte in titanio a doppia “L”
Rating editoriale
- Design: 9,5/10 — Linea “tambour” coerente con i codici Osmior, quadrante traforato che celebra la meccanica, palette dedicata a ciascun metallo.
- Meccanica: 10/10 — Coppia di complicazioni d’alta scuola (ripetizione minuti + tourbillon volante) e calibro a carica manuale con 90 ore di riserva di carica.
- Finiture: 9,5/10 — Grenage, perlage, lucidature e smussi: l’insieme racconta un lavoro di mano di alto livello.
- Esclusività: 9/10 — Produzione limitata
- Indossabilità: 8/10 — 43 mm “tambour” e 3 ATM: vocazione formale con presenza marcata al polso.
Punteggio complessivo: 9,4/10
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