La Fiat Grande Panda Hybrid si presenta come l’evoluzione naturale della citycar più amata dagli italiani. A differenza della “Pandina” mild hybrid e della più costosa Grande Panda elettrica, questa nuova configurazione da segmento B punta su un motore ibrido da 110 cavalli con cambio automatico doppia frizione e un prezzo competitivo, pensato per conquistare un pubblico più ampio.
Derivata dalla piattaforma Smart Car del gruppo Stellantis, condivide base tecnica con Citroën C3 ma mantiene un’identità stilistica e funzionale. Vediamo come si è comportata nel test drive primo contatto.
Grande Panda Hybrid: me la consigli?
Se stai cercando un’auto compatta, adatta alla città ma in grado di affrontare anche percorsi extraurbani senza l’ansia dell’autonomia elettrica, la Grande Panda Hybrid merita più di una considerazione. È un modello che non si limita a evocare il mito della Panda originale, ma lo reinterpreta per un’epoca diversa, dove lo spazio, la semplicità e l’efficienza sono le vere priorità.

Ciò che colpisce di più è l’equilibrio tra dimensioni contenute e abitabilità interna: per essere una segmento B, la Panda riesce ad accogliere bene anche passeggeri alti, e con un bagagliaio da oltre 400 litri, si propone come vettura per famiglie o piccoli professionisti. Il sistema ibrido non è solo una soluzione di facciata: la possibilità di viaggiare in elettrico in città (anche solo per brevi tratti) rende l’esperienza più rilassata e conveniente, soprattutto nel traffico.

È chiaro che alcune scelte progettuali sono pensate per contenere i costi, come materiali rigidi, infotainment essenziale per quanto chiaro, pochi fronzoli, ma il risultato complessivo è coerente. E’ un’auto pragmatica, concreta, che privilegia la funzionalità.
Insomma, la Grande Panda Hybrid è consigliata a chi vuole un’auto senza complicazioni, ben equipaggiata e attenta al portafoglio. Una Panda, in fondo, deve fare questo: portarti ovunque. E questa lo fa, meglio di prima.
Esterni: tra heritage e personalità

Il design della Grande Panda Hybrid rende omaggio alla storica Panda di Giugiaro con linee squadrate, superfici verticali e soluzioni intelligenti come la fiancata incisa con il nome del modello. I fari anteriori full LED con firma “pixel” e la coda verticale donano alla vettura un look robusto e distintivo. Tra i dettagli estetici spiccano il nuovo logo Fiat, i cerchi da 16 o 17 pollici e le grafiche specifiche “Hybrid”.
Non mancano elementi funzionali come i sensori di parcheggio anteriori, il terminale di scarico a vista e una sagoma compatta lunga 3,99 metri, perfetta per il traffico cittadino ma adatta anche a spostamenti più lunghi.
Interni: ergonomia e semplicità pop

Lo stile interno è coerente con l’estetica esterna: linee nette, inserti in materiali riciclati come il bambù nelle versioni top di gamma e accenti gialli a contrasto definiscono l’abitacolo. L’impostazione è minimal, con comandi fisici per la climatizzazione, un display centrale touchscreen con navigatore e connettività wireless (Apple CarPlay e Android Auto), e un cruscotto digitale con informazioni essenziali.
I sedili offrono buona imbottitura e un rivestimento misto tessuto-ecopelle. Non mancano i vani portaoggetti, prese USB-C sia davanti che dietro, ricarica wireless per lo smartphone e una pratica tasca “invisibile” sul lato passeggero.
Nonostante le dimensioni compatte, l’abitabilità posteriore è sorprendente: spazio abbondante per le gambe, buona altezza per la testa e schienali ergonomici. Il bagagliaio da 412 litri rappresenta un plus nel segmento: profondo, regolare e ben rivestito.
Motore e prestazioni

La Grande Panda Hybrid è spinta da un 1.2 tre cilindri turbo a ciclo Miller con 101 CV, abbinato a un motore elettrico da 21 kW (circa 29 CV) integrato nel cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti. La potenza complessiva è di 110 CV, con una coppia di 205 Nm erogata in modo progressivo già dai bassi regimi.
La batteria da 0,9 kWh a 48V, di tipo litio, consente brevi spostamenti in elettrico (soprattutto in città e in manovra) e migliora la risposta dell’auto in accelerazione. Non si tratta di un semplice mild hybrid come nella Pandina, ma di un sistema che possiamo considerare come intermedio tra mild e full hybrid, con capacità di veleggio e recupero energia.
Lo 0-100 km/h avviene in circa 11 secondi, con una velocità massima di 160 km/h. La guida è fluida e il cambio risponde bene, anche se manca la possibilità di selezione manuale dei rapporti.
Come si comporta su strada

Una volta al volante della Grande Panda Hybrid, ci si rende conto che non si tratta di un semplice restyling della citycar più amata dagli italiani. È una vettura che si guida con facilità, ma che sa anche offrire una qualità di marcia insospettabile per il segmento di riferimento.
Il sistema ibrido si dimostra ben calibrato. L’erogazione della potenza è fluida e continua: nelle partenze da fermo o in fase di rilascio il motore elettrico gestisce la marcia con silenziosità, mentre nelle accelerazioni più decise entra in gioco il motore termico, che si fa sentire senza però mai risultare invadente.
In città, la guida è semplice e scorrevole. Il cambio automatico qui è stato tarato meglio che in passato: le cambiate sono più morbide, i piccoli strappi ridotti al minimo. L’auto veleggia in modalità elettrica a basse velocità e nelle manovre, riducendo i consumi e aumentando il comfort. La modalità “L” consente inoltre di aumentare il freno motore, utile in discesa o per migliorare il recupero dell’energia, anche se non sostituisce una vera rigenerazione regolabile.
Sui tratti extraurbani, la Panda mostra un assetto più compatto e preciso rispetto alla “cugina” Citroën C3, con cui condivide la piattaforma. Le sospensioni sono più solide e il rollio è contenuto, offrendo una discreta sensazione di stabilità anche nelle curve prese con decisione. Le buche e le sconnessioni vengono filtrate in modo adeguato grazie a uno schema ben collaudato per il segmento (ruote interconnesse al posteriore) e a sedili sorprendentemente morbidi e ben imbottiti.

C’è da dire che lo sterzo è migliorabile: ha una zona centrale piuttosto vuota, richiede ampi angoli per ottenere risposta e può trasmettere un certo senso di incertezza nelle curve più strette o nelle rotonde. Non è un difetto grave nell’uso quotidiano, ma in situazioni che richiedono reazioni rapide si nota.
In autostrada, la vettura mantiene una buona compostezza. L’insonorizzazione è più che discreta per il segmento: si percepisce il rumore del motore solo nelle forti accelerazioni, mentre fruscii aerodinamici e rumore di rotolamento sono contenuti fino ai 120 km/h. La velocità massima dichiarata di 160 km/h offre un margine interessante rispetto alla versione elettrica, limitata a 130 km/h, rendendo la ibrida più versatile nei viaggi a lunga percorrenza.
Anche sul piano dell’assistenza alla guida, la Grande Panda si difende bene. I principali sistemi di sicurezza sono presenti come frenata automatica d’emergenza, mantenimento corsia, cruise control ma facilmente disattivabili tramite tasti fisici, una scelta apprezzata dopo la sbornia di comandi touch.
Consumi reali e guida in elettrico

Secondo i dati ufficiali Fiat, la Grande Panda Hybrid percorre 19,6 km/l, pari a circa 5,1 l/100 km. Nel nostro primo test su percorsi misti e urbani, i consumi sono oscillati tra 15 e 18 km/l, con punte superiori in modalità di guida più attenta.
La guida in elettrico è possibile a basse velocità, sotto i 20 km/h, in discesa o nelle manovre, ma anche durante la marcia si avverte l’intervento del motore elettrico nei momenti di maggiore richiesta di coppia.
Listino prezzi, allestimenti
La gamma si compone di tre allestimenti:
- Pop – da € 18.900, è la versione d’ingresso: essenziale, con plancia semplificata e supporto per smartphone al posto dell’infotainment.
- Icon – da € 20.400, aggiunge display centrale, navigatore, clima automatico, cerchi da 16”.
- La Prima – da € 22.900, include cerchi da 17”, infotainment completo, finiture premium (bambù), sedili misto tessuto-pelle e telecamera di parcheggio.
Con promozione di lancio, la versione Pop è offerta a € 16.950.