Atterrare ad Ajaccio non è mai stato così complicato. Un volo Air Corsica partito da Parigi-Orly ha dovuto sorvolare il Golfo di Ajaccio per un’ora, nella notte tra martedì e mercoledì, a causa di un inspiegabile silenzio radio da parte della torre di controllo dell’aeroporto Napoleon Bonaparte.
Il motivo? L’unico controllore in servizio si era addormentato e le luci della pista non erano accese, rendendo impossibile qualsiasi manovra di atterraggio.
L’Airbus A320, in arrivo con un’ora di ritardo, ha cercato inutilmente di stabilire un contatto radio con la torre. I controllori regionali hanno ordinato al pilota di entrare in attesa sopra il mare, mentre nel frattempo venivano allertati i vigili del fuoco aeroportuali e la gendarmeria locale.
L’intervento della polizia per svegliare il controllore
Gli agenti della gendarmerie, una volta giunti sul posto, hanno forzato le serrature di sicurezza e sono saliti fino alla torre di controllo, dove hanno trovato il controllore addormentato alla scrivania. Solo grazie a questo intervento si è riusciti a riattivare le luci della pista e autorizzare l’atterraggio prima che l’aereo fosse costretto a dirottare su un altro scalo della Corsica.
Il controllore è stato sottoposto ai test di rito, risultati negativi ad alcol e sostanze. L’episodio, però, riaccende l’attenzione sullo stress e le condizioni di lavoro degli addetti al controllo del traffico aereo.
Nonostante l’apparente comicità dell’episodio, il rischio è stato reale. Nel 2023, un rapporto aveva denunciato l’uso di alcol tra i controllori della FAA negli Stati Uniti, spinti a comportamenti rischiosi per far fronte alla pressione psicologica. In un caso citato, un controllore ha avuto un infarto sul posto di lavoro, mentre altri hanno riportato attacchi di panico. Una realtà che, purtroppo, non riguarda solo l’altra sponda dell’Atlantico.
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