È stato arrestato in flagranza di reato il 23enne che a Parma stava tentando di raggirare un’anziana signora di 88 anni con la classica “truffa del finto maresciallo“. Il giovane è stato bloccato dagli agenti della Squadra mobile grazie all’intervento tempestivo della figlia della vittima, che ha intuito il pericolo e ha allertato la Polizia.
La telefonata allarmante e l’inganno
La vicenda ha avuto inizio con una chiamata dal tono urgente ricevuta dalla donna. Dall’altra parte della linea, un uomo si è spacciato per un maresciallo dei carabinieri, sostenendo che in seguito all’arresto di alcuni rapinatori, erano stati rinvenuti i documenti del marito della signora nella loro disponibilità.
Con toni decisi e insinuazioni abilmente costruite, il finto maresciallo ha cercato di generare panico nella vittima, inducendola a credere di essere coinvolta in un’indagine e di dover collaborare per evitare conseguenze.
Fortunatamente, la figlia dell’anziana, insospettita dalla dinamica, ha immediatamente contattato il Numero unico di emergenza 112. Gli agenti della Squadra mobile si sono recati sul posto e, giunti presso l’abitazione, hanno trovato la donna ancora al telefono con il truffatore.
L’interlocutore, con sempre maggiore insistenza, chiedeva alla signora di fotografare e descrivere tutti i suoi oggetti preziosi, asserendo che sarebbero serviti come forma di risarcimento per la gioielleria coinvolta nel presunto furto.
Davanti all’incapacità della donna di eseguire le istruzioni ricevute, il truffatore ha minacciato l’arrivo di un fantomatico “cancelliere del tribunale” per effettuare le “verifiche” e prendere in consegna i beni.
Poco dopo, un giovane si è presentato alla porta dell’abitazione fingendosi proprio quell’incaricato. A quel punto, gli investigatori, già in posizione, sono intervenuti e lo hanno bloccato e arrestato sul posto.
L’appello della Polizia ai cittadini
La Polizia di Stato ribadisce con fermezza che nessun agente o rappresentante delle forze dell’ordine chiede denaro, gioielli o altri beni, né per telefono né di persona. In caso di dubbi o richieste sospette, l’invito è a contattare immediatamente il 112.
In particolare, l’appello è rivolto alle persone anziane e ai loro familiari, affinché si mantenga alta l’attenzione e si segnalino tempestivamente situazioni anomale. Episodi come questo confermano l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze di Polizia nel contrasto alle truffe che colpiscono le fasce più vulnerabili.
Fonte: Polizia di Stato. Aggiornato il: 6 Dicembre 2025.
Non perderti le ultime notizie e condividi opinioni ed esperienze commentando i nostri articoli:
• Iscriviti ai nostri canali Telegram e Whatsapp per gli aggiornamenti gratuiti.
• Siamo su Mastodon, il social network libero da pubblicità e attento alla privacy.
• Se preferisci, ci trovi su Google News, su Flipboard, ma anche su Facebook e Pinterest!