Ecco tuttNel Regno Unito le auto in circolazione non sono mai state così vecchie. Secondo i dati della RAC Foundation riportati da AutoExpress, l’età media di un’auto sulle strade britanniche ha raggiunto i 9 anni e 10 mesi, il livello più alto da quando esistono rilevazioni. I motivi? Un mix tra crisi economica, calo delle immatricolazioni e incertezza sulla transizione elettrica.
La tendenza è evidente: nel 2023 l’età media era più bassa di 9 mesi, e nel 1994 era addirittura di oltre tre anni inferiore. L’aggiornamento del database nel 2014, che ha esteso il conteggio a tutto il Regno Unito, non cambia l’indicazione di fondo: le persone tengono l’auto più a lungo.
I motori termici restano in strada più a lungo
I dati confermano che le auto a benzina sono quelle che rimangono in circolazione per il periodo più lungo: in media 10 anni e 4 mesi, contro i 10 anni e 1 mese delle auto diesel. Secondo la RAC Foundation, oggi 4 veicoli su 10 hanno oltre 10 anni, un dato che riflette un mercato dell’auto nuovo in affanno.
Le vendite complessive di nuove auto nel Regno Unito sono in calo dal 2016. A luglio 2025, la contrazione annuale è del 5%, con gli EV che rappresentano solo un quinto delle nuove immatricolazioni. Un dato ben lontano dall’obiettivo governativo del 28% entro fine 2025.
Per Steve Gooding, direttore della RAC Foundation, non tutto è negativo: la migliore qualità costruttiva rende oggi le auto più durature, sia esteticamente sia meccanicamente. Tuttavia, il calo delle vendite è legato a cause più profonde: costo della vita, post-pandemia e, soprattutto, messaggi confusi sulla futura messa al bando dei motori a combustione interna.
Il Regno Unito fotografa un problema europeo
La situazione britannica anticipa uno scenario comune a molti Paesi europei: transizione energetica lenta, auto sempre più vecchie e mercato stagnante. Finché le persone non riceveranno segnali certi, incentivi chiari e un’infrastruttura adeguata, è probabile che continueranno a tenere l’auto più a lungo, alimentando un circolo vizioso che rallenta l’intero settore.