james may Oh Cock leggende metropolitane

Sei consigli che non devi mai ascoltare quando si parla di automobili!

Isei consigli sull’auto da non seguire mai, perchè diffusi a livello mondiale ma privi di un vero fondamento scientifico.Avete presenti i consigli sull’automobile dati da amici e parenti, o trovati in rete? Come ogni cosa che prende piede e diventa […]

Isei consigli sull’auto da non seguire mai, perchè diffusi a livello mondiale ma privi di un vero fondamento scientifico.

Avete presenti i consigli sull’automobile dati da amici e parenti, o trovati in rete? Come ogni cosa che prende piede e diventa elemento portante della società, sono nati anche miti sull’auto, vere e proprie credenze dure a morire, che ci fanno comportare di conseguenza ma che in realtà sono false.

Questi miti nascono a maggior ragione in un oggetto estremamente complesso, di cui pochi sanno bene il vero funzionamento. Vediamo quindi alcuni consigli sull’auto completamente sbagliati, a cui tutti crediamo o abbiamo creduto almeno una volta e che in realtà invece non sono veri.

Il cambio manuale consuma meno di quello automatico: falso

Altro immortale tra i miti sulle automobili, specialmente in Italia ed Europa dove è molto diffusa questa tipologia di trasmissione, è che il cambio manuale sia preferito a quello automatico soprattutto perché consuma di meno. Un mito che non è da sottovalutare, perché spesso è uno dei fattori che più incide sulla scelta dell’auto. Ma in realtà è falso.

Miti sull'auto

Anche in questo caso, è un’affermazione valida per il passato, quando effettivamente il cambio manuale era più efficiente, soprattutto alle velocità più basse (visto che il cambio automatico è sempre in marcia, mentre il folle del manuale è occasionale).

Ma ora le cose sono cambiate: lo sviluppo della tecnologia ha permesso di rendere molto più efficienti le trasmissione automatiche, che oggi quindi consumano meno alle alte velocità perché, grazie al maggior numero di marce permesse, il motore lavora di meno. Quello che rimane, comunque, è che il cambio automatico per alcuni toglie divertimento alla guida, e soprattutto in Italia è ancora la variante più costosa.

L’olio va cambiato ogni 5.000 km: falso

Questa convinzione è diffusa in tutto il mondo, e cambia solo in unità di misura (miglia o km), e il fatto che sia così diffusa pare sia dovuto alle aziende interessate, che spingono perché così ne possono guadagnare. Pensate che è una cosa così diffusa al punto che esiste persino una pagina wikipedia a lei dedicata.

Miti sull'auto

Ma in realtà, l’olio del motore non deve essere necessariamente cambiato così spesso. È un limite che cambia a seconda dell’auto e delle case automobilistiche, ma in generale sta intorno ai 12.000 km, mentre in alcune vetture come le BMW si può arrivare anche a ogni 24.000 km. Insomma, la vera cosa da fare è leggere il manuale dell’auto.

 

Usare il cellulare dal benzinaio può creare esplosioni: falso

Questa credenza è proprio istituzionale, dal momento che in ogni stazione di servizio è posta sui segnali di pericolo: quello che si crede infatti è che quando il cellulare si collega a una torre vicina, in un qualche modo i vapori di gas si infiammano. Non si sa da dove nasca questa credenza, senz’altro recente: di certo, non ha basi scientifiche.

Miti sull'auto

Come ogni regola che si rispetti, ci dev’essere stato qualcuno che l’ha trasgredita, in alcuni Paesi più che in altri. Ma non c’è stato alcun caso di telefono o smartphone che abbia causato incendi dai benzinai. Solo una volta, si pensava che un incendio fosse stato causato dal cellulare di un ventunenne, ma presto le autorità hanno capito che la causa era un’altra!

 

Le vetture esplodono quando si schiantano: quasi mai.

La fonte di questa credenza è invece facilmente individuabile: il cinema. Le auto nei film, soprattutto in quelli d’azione, sembrano piuttosto volatili: nelle pellicole capita sempre che al minimo inconveniente il mezzo esploda in fiamme, e non importa che l’esplosione avvenga in seguito a un singolo proiettile o allo schianto contro un albero. Altro cliché diffuso è l’auto che cade da una scogliera e si trasforma in una sorta di meteorite prima dello schianto.

Miti sull'auto

Ovviamente, è cinema, che gioca molto sulla spettacolarizzazione, ma questo è solo l’ennesimo esempio di come questa arte abbia influenza sulla società: accade assai spesso che le persone non si avvicinino a veicoli schiantati per paura che esplodano. Ovviamente, qui non si sta dicendo che le auto non sono mai esplose, ma si sta dicendo che avviene molto raramente. Se non ci credete, andate a controllare su Mythbusters: gli esperimenti di questa simpatica trasmissione vedono diversi metodi per farle esplodere, tra cui anche farle cadere da un dirupo, ma ci sono riusciti solamente dopo averle modificate e rese pericolose.

 

I SUV e le auto grandi sono più sicuri: falso, sono uguali agli altri.

Forse uno dei fattori più importanti che ha contribuito alla diffusione dei SUV è che sono più sicuri, per una cosa anche intuitiva: essendo più grandi, dovrebbero essere più difficili da ribaltare. In realtà, diversi studi hanno dimostrato che nei SUV le probabilità di subire incidenti sono le stesse che vedono le auto più piccole.

Hongqi E115 Concept

Anzi, c’è chi ha scoperto che il SUV è più incline a ribaltarsi rispetto ad altri veicoli. Il suo peso e le sue dimensioni, nonché il baricentro più alto, sono caratteristiche sfavorevoli alle alte velocità, e non solo non li rendono più sicuri, ma anzi li rendono meno sicuri rispetto alle auto basse.

 

Riscaldare il motore d’inverno? Si o no?

Un mito estremamente diffuso, specialmente per quanto riguarda le auto con motore diesel. In inverno, infatti, sono in molti che al mattino accendono la macchina e poi la lasciano in folle qualche minuto prima di mettersi alla guida. Ovviamente, è perché la vettura ha bisogno di riscaldarsi prima di poter essere guidata, altrimenti il rischio è di ridurre la longevità del motore.

leggende metropolitane

Se questo, mettiamo, è stato vero fino a qualche anno fa, sicuramente è falso per le auto di oggi. Questa logica nasceva dietro il pensiero che il motore ha bisogno di tempo per regolare l’aspirazione di benzina o diesel a seconda della temperatura, ed effettivamente funzionava così quando sulle auto erano ancora presenti i carburatori. Le auto odierne, però, hanno delle variazioni di iniezione di carburante con sensori che sono in grado di regolare la quantità di carburante necessaria in base alla temperatura. Anzi, a dirla tutta il riscaldamento può essere dannoso per il motore, in quanto la maggiore quantità di carburante che viene pompata nel motore in questa fase rischia di penetrare nelle pareti dei cilindri del motore, togliendo l’olio.

 

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