Un tribunale federale di Miami ha stabilito che Tesla è parzialmente responsabile per un incidente mortale avvenuto nell’aprile 2019 in Florida, durante l’uso del sistema Enhanced Autopilot. La casa automobilistica è stata condannata a pagare 329 milioni di dollari di risarcimento: 129 milioni come danni compensativi e 200 milioni come danni punitivi.
I fatti: il drammatico schianto in Florida
L’incidente è avvenuto quando George McGee, alla guida di una Tesla Model S, ha superato uno stop a oltre 60 miglia orarie (circa 100 km/h), travolgendo Naibel Benavides e il suo fidanzato Dillon Angulo, che si trovavano accanto alla loro auto parcheggiata per osservare il cielo stellato. Benavides ha perso la vita, mentre Angulo ha riportato un grave trauma cranico e fratture multiple.
McGee aveva dichiarato di aver attivato il sistema Enhanced Autopilot e di essersi distratto mentre cercava di recuperare il telefono caduto. Secondo le sue parole, si aspettava che l’auto frenasse da sola in presenza di un ostacolo. Ma la vettura ha proseguito la marcia senza rallentare.
Tesla ha attribuito l’intera responsabilità dell’incidente al conducente, sostenendo che i propri sistemi di assistenza siano più sicuri della guida manuale. Tuttavia, la giuria ha concluso che anche il sistema di guida assistita abbia avuto un ruolo nel tragico epilogo.
La sentenza rappresenta un precedente rilevante: è la prima condanna relativa ad Autopilot in un tribunale federale. Attualmente sono una dozzina i casi simili in corso negli Stati Uniti, che coinvolgono anche il più avanzato sistema Full Self-Driving.
Sotto esame anche dalla California
Oltre alla condanna, Tesla è nel mirino del Dipartimento della Motorizzazione della California, che ha chiesto la sospensione della licenza di vendita per 30 giorni e l’imposizione di sanzioni economiche. Al centro della questione c’è la comunicazione ritenuta fuorviante: l’uso di nomi come “Autopilot” e “Full Self-Driving”, insieme a dichiarazioni che suggeriscono capacità superiori a quelle reali dei sistemi.
Nonostante le polemiche, il CEO Elon Musk continua a sostenere che il futuro di Tesla risieda nella guida autonoma totale, con l’obiettivo di trasformare l’azienda in un operatore di flotte autonome. Ma a oggi, tra vendite in calo e aggiornamenti minimi ai modelli esistenti, la realtà appare ben lontana da questa visione.