Il CEO di Xiaomi, Lei Jun, ha dichiarato pubblicamente che l’azienda ha acquistato e smontato tre Tesla Model Y per studiarne ogni singolo componente. L’annuncio è avvenuto durante un evento a Pechino, dove è stato presentato il nuovo SUV elettrico Xiaomi YU7.
Jun ha spiegato come l’intero processo di analisi sia stato condotto con estrema attenzione, pezzo per pezzo. L’obiettivo era comprendere a fondo i materiali, le tecniche di produzione e la logica ingegneristica dietro uno dei modelli di maggior successo di Tesla. Il risultato di questo lavoro si riflette nel design e nella tecnologia integrata nel nuovo SUV della casa cinese.
Durante la sua presentazione, Jun non ha nascosto l’ammirazione per la Model Y, definendola “un’auto davvero molto valida”. In un raro gesto di trasparenza nel settore, ha perfino invitato gli utenti indecisi a valutare anche l’acquisto di una Tesla, qualora non fossero interessati al nuovo modello Xiaomi. Un approccio che conferma la volontà di posizionarsi sul mercato non in contrapposizione, ma in dialogo con i leader esistenti.
Benchmarking: una pratica comune nel mondo industriale
Lo smontaggio di prodotti della concorrenza è una tecnica diffusa nell’industria, utilizzata per fare benchmarking. Aziende di elettronica e automobilistiche impiegano questo metodo per comprendere meglio i punti di forza e le debolezze dei rivali. Xiaomi non è nuova a questo approccio, già impiegato nello sviluppo della berlina SU7, probabilmente analizzando anche la Model 3.
Recentemente è stato avvistato un esemplare di Xiaomi SU7 all’uscita dalla sede Ferrari di Maranello. Questo ha alimentato ipotesi secondo cui Xiaomi starebbe osservando da vicino anche i modelli premium europei, forse in vista dello sviluppo di una futura gamma di fascia alta.
Domanda alle stelle: 240.000 ordini in 18 ore
Il successo commerciale del nuovo YU7 è stato immediato. In meno di un giorno dal lancio, Xiaomi ha registrato circa 240.000 ordini, generando attese che possono superare i dodici mesi. Di fronte a una domanda così elevata, lo stesso Jun ha consigliato alternative valide, tra cui Xpeng G7, Li Auto i8 e ancora una volta, la Tesla Model Y.
Xiaomi è passata in pochi mesi da produttore di elettronica di consumo a uno dei marchi automobilistici più popolari in Cina. Tutto da vedere se questa non celata “ispirazione” non sia invece un vero e proprio plagio, o violazione di segreti industriali tramite reverse engeneering.
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