Super incentivi per le auto compatte, rinnovo del parco circolante e maggiore neutralità tecnologica. Sono questi i punti cardine della proposta di Antonio Filosa, amministratore delegato di Stellantis, per il Dialogo Strategico sull’automotive in programma a Bruxelles.
Filosa ha ribadito la necessità di adottare misure concrete e immediate, definendole “azioni urgenti e strategiche” per salvaguardare industria, occupazione e ambiente. “Servono super incentivi per le auto piccole, che consumano ed emettono meno, e un piano per la sostituzione delle auto vecchie. L’Europa dovrebbe cogliere questi punti di buonsenso”, ha affermato.
Norme troppo rigide e mercato in calo
Secondo Filosa, gli obiettivi ambientali fissati da Bruxelles sono oggi insostenibili, come confermato anche dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei. “In Europa si è passati da 19 a 15 milioni di auto vendute, con un calo di 3 milioni di unità. Nei veicoli commerciali la perdita è di 350 mila unità. C’è una correlazione chiara con le normative sulle emissioni”, ha denunciato.
Per il CEO, il rinnovamento del parco auto – che oggi conta 250 milioni di veicoli circolanti – rappresenta una leva chiave per la transizione: “Incentivare i clienti alla sostituzione significa migliorare l’ambiente e la produttività, con ricadute anche sull’occupazione”.
Crescita e governance più snella
Filosa ha fatto il punto anche sull’andamento di Stellantis: “Abbiamo molte opportunità davanti a noi e dobbiamo coglierle lavorando sodo. Le nostre priorità sono la crescita, il lancio di nuovi prodotti e l’aumento dei profitti. Ogni trimestre conta”.
Per accelerare le decisioni, ha snellito la struttura esecutiva del gruppo, riducendo il comitato da oltre trenta a circa quindici persone, con effetti positivi in termini di governance e operatività.
Leapmotor e rapporti con gli Stati Uniti
Non è mancato un riferimento ai rapporti con la Cina e gli Stati Uniti. Filosa ha rivendicato la bontà dell’investimento in Leapmotor, la casa di auto cinesi oggi in forte crescita: “Quando abbiamo investito, vendeva 5.000 auto al mese. Ora sono 50.000”.
Sul fronte americano, ha dichiarato di comprendere le politiche industriali dell’amministrazione Biden, confermando l’apertura di un “dialogo costruttivo” con la Casa Bianca per garantire che Stellantis continui a essere parte attiva del rilancio produttivo negli USA.